

Dott.ssa Elena Coradeschi
Biologa Nutrizionista & Farmacista
#LaNutrizioneèunaforzadellaNatura
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Alimentazione nel bambino e adolescente
Per nutrizione pediatrica mi riferisco ad un’alimentazione che va da 0 a circa 14 anni. Dopo quell’età, pur continuando l’accrescimento, l’organismo da un punto di vista metabolico, lo possiamo considerare già adulto.
Che la corretta e sana alimentazione sia importante anche e soprattutto in questa fascia d’età è ormai cosa nota, è fondamentale che il bambino e l'adolescente abbiano una alimentazione equilibrata, varia, e adeguata alle richieste di un organismo in fase di accrescimento. E' fondamentale anche educare ad una sana alimentazione, primo ed efficace strumento di prevenzione a tutela della salute tanto come azione quanto come prevenzione; le abitudini nutrizionali si instaurano, infatti, molto presto nella vita dell'individuo ed hanno un chiaro effetto sul destino metabolico non solo del bambino ma anche dell'adulto. Tuttavia, le ricerche più recenti nel campo della nutrizione dimostrano che non abbiamo ancora imparato ad alimentarci correttamente: ingeriamo troppa energia (calorie) e poche sostanze nutritive. A questo si associa un aumento della sedentarietà (cioè una ridotta spesa energetica).

Come si determina la tendenza ad ingrassare: tutto parte da piccoli!
Ogni singola molecola di grasso prodotta nel nostro corpo, e non utilizzata a scopo energetico, viene immagazzinata all’interno di particolari cellule, chiamate adipociti. L’adipocita si riempie di grasso ed aumenta il suo volume. Più adipociti abbiamo più è facile e veloce per l’organismo accumulare questo grasso in eccesso non utilizzabile. Quindi, maggiore è il numero di adipociti, maggiore è la facilità e velocità ad ingrassare.
Gli adipociti, una volta formatisi, a differenza delle altre cellule non sono in grado di dividersi e il numero di adipociti formatisi determinerà la maggore o minore tendenza ad ingrassare. Maggiore è il numero di adipociti formati, maggiore sarà la tendenza ad ingrassare nell'adulto. Il loro numero è determinato principalmente in 3 momenti della nostra vita:
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Il primo intenso aumento del numero di adipociti si verifica negli ultimi mesi di vita intrauterina, primo periodo a rischio per obesità.
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Dai due anni fino alla pubertà (secondo periodo di iperplasia, cioè aumento di numero), gli adipociti progressivamente aumentano il loro numero da 8 fino a 15 miliardi in età prepuberale.
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In questa fase, soprattutto tra i 4 e i 6 anni (secondo periodo a rischio per obesità), l’alimentazione errata, la sedentarietà e l’influenza dell’ambiente, possono portare ad una anticipazione della adiposity rebound (cioè un incremento del BMI, del peso, troppo precoce), che normalmente si verifica a 6 anni. Questo sembra associato all’insorgenza di obesità nelle età successive.
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Periodo puberale che coincide con il terzo periodo di iperplasia (cioè di aumento del numero di adipociti ed il terzo periodo a rischio per obesità: gli adipociti raggiungono normalmente il numero totale fra 20 e 40 miliardi, contro 90 miliardi del soggetto obeso.
Da qui si comprende facilmente l'importanza del ruolo assunto da una sana alimentazione per questa fascia d’età. E' importante che il regime alimentare in questa fascia di età sia personalizzato in base all'età, al sesso, all'altezza, al peso, all’attività fisica svolta e al ritmo di crescita, che dipende sia da fattori genetici che dal periodo attraversato. Un'educazione alimentare si dovrà necessariamente rivolgere sia ai bambini stessi, alla famiglia e alla scuola dove i bambini passano la maggior parte del loro tempo.
Come nutrizionista dovrò intervenire cercando di creare una solida alleanza psicologiche con i genitori e creare un clima di collaborazione che rappresenta il 90% dell’efficacia dell’intervento nutrizionale.
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